10/03/18

"Civile", una parola in comune. Così Titti Postiglione parla ai giovani volontari.





di Giada Stefani - sabato 10 Marzo 2018


Dalla protezione civile al servizio civile (e ritorno). Più che un viaggio, questo è un rapporto essenziale, imprescindibile. Una relazione di reciprocità che porta con sé impegno e, prima di ogni altra cosa, responsabilità. Temi che a Torino hanno coinvolto più di 450 volontari. 
Passione, impegno, responsabilità e forza della verità. Sono stati questi i componenti di base dell’intervento di Titti Postiglione al Teatro Crocetta di Torino. Il pretesto? L’incontro organizzato dal tavolo degli enti di Servizio Civile del Piemonte che ha visto la partecipazione di circa 450 volontari in servizio civile del Piemonte e della Valle D’Aosta.


Durante la sezione dedicata alla “Protezione civile”, tante e interessanti sono state le domande che i ragazzi hanno rivolto alla Postiglione, attualmente dirigente del Servizio Comunicazione del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale e fino alla scorsa estate alla guida dell’Ufficio Emergenze della Protezione Civile. Lei ha risposto con cura e dettaglio attraverso il racconto della sua esperienza lavorativa personale, mettendo in evidenza la parola che accomuna i due settori: “civile”. Non solo una parola che accomuna le due attività, ma anche regole di lavoro: “Qualunque lavoro perde di significato se pensate di iniziarlo e finirlo da soli”, ha detto. Con queste parole la Postiglione ha ribadito la forza della capacità di lavorare in gruppo e di sentirsi parte di una squadra.


L’incontro è stato molto partecipato dai volontari coinvolti anche attraverso esercizi pratico-laboratoriali di lavoro di squadra, dove si sono trovati a dover prendere decisioni e realizzare attività in tempi brevissimi. Proprio come può accadere durante un’emergenza. Hanno sperimentato l’importanza della buona comunicazione attraverso il semplicissimo e mai scontato gioco del “telefono senza fili”. Il lavoro di squadra è stato uno dei protagonisti anche dell’intervento del pomeriggio, nel modulo “Rappresentanza nel Servizio Civile” trattato da Licio Palazzini (presidente Cnesc e componente della Consulta Nazionale), Umberto Forno (Presidente TESC Piemonte) e dai rappresentanti dei volontari della Regione Piemonte. La difesa della patria attraverso la gestione nonviolenta dei conflitti come lotta alle ingiustizie e alle marginalità, l’importanza della rappresentanza di enti e volontari nella costruzione ed evoluzione della sfida dell’Obiezione di coscienza e del Servizio Civile con piccoli passi concreti e costanti dalle origini ai giorni nostri verso uno sguardo al futuro Servizio Civile Universale. La giornata si è conclusa col passaggio di consegne tra dai vecchi ai nuovi rappresentanti dei volontari. 

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