Limite uso contanti 2018: regole e novità
Il limite contanti 2018 è pari a 3.000 euro, che scende a 1.000 per le operazioni di money transfer.
Ma su questo tema negli anni le cose sono cambiate spesso e potrebbero cambiare ancora.
Il limite dei pagamenti in contanti è uno dei temi più usati dalla politica ad ogni cambio di governo e mentre il limite contanti 2018 è fissato sotto i 3.000 euro (2.999,99 per la precisione), per i prossimi anni potrebbero esserci delle novità.
Il limite all’uso del denaro contante ha visto l’asticella alzarsi o abbassarsi ad ogni cambio di governo, ecco una breve cronistoria:
fino al 2001 il limite ammontava a 20 milioni di lire;
con il passaggio all’euro, nel 2002 il limite venne trasformato in 10.329,14 euro;
nel 2003 fu innalzato a 12.500 euro;
nell’aprile 2008 scese a 5.000 euro per poi tornare a 12.500 euro soltanto due mesi dopo;
a maggio 2010 fu di nuovo ridotto a 5.000 euro;
nell’agosto 2011 fu ulteriormente abbassato a 2.500 euro per poi arrivare a 1.000 euro nel dicembre dello stesso anno;
dal 1° gennaio 2016 il limite è stato innalzato a 3.000 euro (non bisogna superare i 2.999,99 euro), che è il limite contanti attuale.
Oggi dunque si può utilizzare denaro contante per trasferimenti inferiori a 3.000 euro.
Le eccezioni al limite dei 3.000 euro
Ci sono però delle eccezioni al limite in vigore e sono le seguenti:
il money transfer, cioè l’invio di denaro in qualsiasi parte del mondo al di fuori del classico circuito bancario, per il quale il limite scende a 1.000 euro che è di fatto il limite contanti estero se si utilizzano questi canali di trasferimento;
il pagamento di F24 che se supera i 1.000 euro non può essere effettuato in contanti [obbligo abolito dal 10 gennaio 2018];
dal 1° luglio 2018 non possono essere pagati in contanti gli stipendi, qualsiasi sia la cifra;
gli assegni che NON contengono la clausola “non trasferibile” possono essere emessi solo con importi inferiori ai 1.000 euro;
i pagamenti in contanti per la Pubblica Amministrazione devono essere inferiori a 1.000 euro.
Il limite dei 3.000 euro in contanti non riguarda i prelievi e i versamenti in banca, ma occorre avere ben presente che per movimentazioni consistenti di contenti potrebbero scattare i controlli relativi all’antiriciclaggio e quelli del Fisco con lo strumento del Redditometro (nel momento in cui il denaro movimentato si discosta di molto da quanto indicato nelle dichiarazioni dei redditi).
Eliminazione del limite uso contanti. Alcuni membri del nuovo Governo Conte, nei primi mesi di attività, hanno avanzato laproposta di eliminazione del limite all’uso di denaro contante.
La proposta però giunge da una sola delle due forze politiche al Governo, mentre l’altra non sembra essere di parere identico, quindi si può ipotizzare una revisione al rialzo del limite nella prossima Legge di Bilancio.
Sarà infatti quella la sede in cui questo tipo di proposta potrebbe trovare una realizzazione pratica.
Dunque posti i limiti illustrati nei paragrafi precedenti, continua a seguirci per scoprire se nel 2019 ci saranno effettivamente delle novità su questo argomento.
Autore: Michela Calculli
Dagli studi professionali tra Milano e Torino al blog personale, passando per un'esperienza televisiva che ha segnato la svolta. Tre grandi passioni: la scrittura, il fisco, la semplicità. Sempre in equilibrio tra famiglia e professione tra comunicazione e aggiornamento fiscale.
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