(da Uomini e Trasporti) - 5 novembre 2018
Si chiamano Comitati Operativi di Viabilità (COV) e potrebbero essere gli organismi in grado di evitare a tanti camion di fare inutili code davanti alle nevicate della prossima stazione. Questo perché il nuovo Piano neve 2018-2019, discusso lavori della Commissione per la sicurezza stradale riguardante il settore dell’autotrasporto, si baserà su due pilastri: il primo è relativo all’omologazione dei processi sul territorio nazionale, nel senso che ogni provvedimento in materia dovrà contenere elementi comuni per tutte le provincie italiane; il secondo è lo snellimento, nel senso di prevedere procedure facilitate nel caso in cui le condizioni meteo lo rendano opportuno. Ed ecco allora che questi COV, laddove le condizioni metereologiche lo permetteranno, potranno fornire indicazioni alle pattuglie della polizia stradale al fine dia consentire di riattivare la circolazione in precedenza vietata, senza dover attendere l’ordinanza del Prefetto di turno e quindi attendere tempi ovviamente più lunghi. Inoltre, gli stessi comitati serviranno anche a individuare il più in fretta possibile itinerari alternativie a migliorare le procedure di comunicazione.
La necessità di stabilire un nuovo Piano Neve, meno rigido rispetto a quello dell’anno scorso, è stata maturata dal ministero per ovviare alle criticità sorte negli anni precedenti ed evitare il collasso del traffico in Liguria (in seguito al crollo del Ponte Morandi) e nelle regioni limitrofi (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana).
chiamano Comitati Operativi di Viabilità (COV) e potrebbero essere gli organismi in grado di evitare a tanti camion di fare inutili code davanti alle nevicate della prossima stazione. Questo perché il nuovo Piano neve 2018-2019, discusso lavori della Commissione per la sicurezza stradale riguardante il settore dell’autotrasporto, si baserà su due pilastri: il primo è relativo all’omologazione dei processi sul territorio nazionale, nel senso che ogni provvedimento in materia dovrà contenere elementi comuni per tutte le provincie italiane; il secondo è lo snellimento, nel senso di prevedere procedure facilitate nel caso in cui le condizioni meteo lo rendano opportuno. Ed ecco allora che questi COV, laddove le condizioni metereologiche lo permetteranno, potranno fornire indicazioni alle pattuglie della polizia stradale al fine dia consentire di riattivare la circolazione in precedenza vietata, senza dover attendere l’ordinanza del Prefetto di turno e quindi attendere tempi ovviamente più lunghi. Inoltre, gli stessi comitati serviranno anche a individuare il più in fretta possibile itinerari alternativie a migliorare le procedure di comunicazione.
La necessità di stabilire un nuovo Piano Neve, meno rigido rispetto a quello dell’anno scorso, è stata maturata dal ministero per ovviare alle criticità sorte negli anni precedenti ed evitare il collasso del traffico in Liguria (in seguito al crollo del Ponte Morandi) e nelle regioni limitrofi (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana).
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