27/04/18

Quanto guadagna un poliziotto?

di Simone Micocci - 26 Aprile 2018 - 
Gli stipendi della Polizia di Stato sono stati oggetto di modifica nei mesi scorsi: dal riordino delle carriere al rinnovo del contratto, ecco quanto guadagna un poliziotto oggi.
Quanto guadagna un poliziotto?



A  quanto ammontano gli stipendi nella Polizia di Stato? Volete diventare poliziotti ma prima di dedicare del tempo al prepararvi per un concorso pubblico volete sapere quale sarà il vostro stipendio? Allora qui siete nel posto giusto, perché nel prosieguo dell’articolo trovate tutte le informazioni sugli stipendi della Polizia di Stato, aggiornati per il 2018 e correlati alla qualifica e al grado di appartenenza.
Nell’ultimo anno lo stipendio del personale della Polizia di Stato ha subito diverse variazioni: prima, infatti, c’è stato il riordino delle carriere a comportare l’incremento delle retribuzioni tabellari, dopodiché lo stesso è stato fatto con il rinnovo del contratto del comparto Sicurezza. Per quanto riguarda quest’ultimo, però, gli incrementi stipendiali non sono stati ancora applicati dal momento che il rinnovo del contratto non è entrato ufficialmente in vigore. Lo sarà solo dopo che il testo dell’accordo verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Tuttavia per rispondere alla domanda su quanto guadagna un poliziotto possiamo fare riferimento a quanto stabilito dall’accordo firmato dall’Aran e dai sindacati lo scorso febbraio.
Insomma, abbiamo tutte le informazioni necessarie per rispondere ai vostri dubbi in merito; vediamo quindi quanto guadagnerete qualora riusciate a raggiungere il vostro obiettivo entrando a far parte della Polizia di Stato.
Quanto guadagna oggi un poliziotto? Oggi un agente della Polizia di Stato ha uno stipendio tabellare (esclusi quindi gli straordinari e le altre indennità accessorie) di poco superiore ai 18mila euro l’anno (calcolato su 12 mensilità).
Al lordo siamo intorno ai 1.500€ mensili, dai quali bisogna sottrarre la quota INPS lato dipendente dell’8,80%, il Fondo Credito dello 0,35% e la ritenuta IRPEF (che per i redditi compresi tra i 28mila e i 55 mila euro l’anno è del 38% calcolati sulla parte eccedente i 28 mila euro) per calcolare il netto. In media siamo intorno ad uno stipendio mensile - calcolando anche le indennità accessorie - di 1.100/1.200 euro, che aumenterà con l’avanzamento di carriera e con il passare degli anni di servizio.
Nel dettaglio, ecco una tabella che riassume stipendi annui e mensili (lordi) del personale della Polizia di Stato.
Retribuzioni aggiornate con le novità introdotte dal riordino delle carriere. Ruolo Stipendio annuo lordo (12 mensilità)
Stipendio mensile lordo
FUNZIONARI:
Commissari capo 25.991,35€ 2.165,94€ Commissario 25.559,60€ 2.129,96€ Vice Commissario 23.616,73€ 1.968,060€
ISPETTORI
Sostituto Commissario Coordinatore 25.559,60€ 2.129,96€
Sostituto Commissario 24.782,45€ 2.065,20€
Ispettore superiore (con 8 anni di qualifica) 24.178,00€ 2.014,83€ Ispettore superiore 23.746,25€ 1.978,85€
Ispettore Capo 23.055,45€ 1.921,28€ Ispettore 22.623,70€ 1.885,30€
Vice Ispettore 21.544,33€ 1.795,36€ SOVRINTENDENTI
Sovrintendente Capo Coordinatore 22.623,70€ 1.885,30€ Sovrintendente Capo (4 anni di qualifica) 21.717,03€ 1.809,75€ Sovrintendente Capo 21.457,98€ 1.788,16€ Sovrintendente 20.983,05€ 1.748,58€ Vice Sovrintendente 20.162,73€ 1.680,22€ AGENTI ASSISTENTI
Assistente Capo Coordinatore 20.983,05€ 1.748,58€
Assistente Capo (5 anni di qualifica) 20.205,90€ 1.683,82€
Assistente Capo 20.119,55€ 1.676,62€
Assistente 19.342,40€ 1.611,86€
Agente scelto 18.737,95€ 1.561,49€
 Aente 18.176,68 1.514,72€
Aumenti di stipendio con il rinnovo di contratto Come anticipato queste sono le retribuzioni aggiornate a prima dell’entrata in vigore del nuovo CCNL del comparto Sicurezza della Pubblica Amministrazione, del quale fa parte anche la Polizia di Stato.
Il rinnovo del contratto per il triennio 2016/2018, infatti, comporta un aumento della retribuzione tabellare per i poliziotti.
Gli aumenti non sono gli stessi per tutto il triennio: per il 2016 e il 2017, infatti, gli incrementi sono più bassi viste le poche risorse a disposizione e saranno corrisposti tramite un assegno una tantum contenente tutti gli arretrati.
Per il 2018, invece, si sale fino ad arrivare a più di 120 euro lordi al mese, equivalenti a circa 67€ netti. Come anticipato non c’è ancora una data precisa per il pagamento dell’assegno con gli arretrati e per l’adeguamento degli stipendi; possiamo però svelarvi le cifre indicate dal CCNL firmato da Aran e sindacati, che trovate nelle tabelle successive.
Confrontandole con la tabella pubblicata nel paragrafo precedente potrete così farvi un’idea su quanto guadagneranno d’ora in avanti (fino a quando non ci sarà un nuovo rinnovo del contratto) i poliziotti italiani.
La prima tabella - elaborata dal Sindacato Autonomo della Polizia di Stato - riguarda l’importo netto dell’assegno con gli arretrati per il 2016 e il 2017; il dato è il risultato della somma tra parametro e una tantum netto.
Ruolo Importo (netto) assegno arretrati
Vice Questore aggiunto 598,49€ Commissario Capo 583,07€ Commissario 568,21€
Vice Commissario 547,77€
Sostituto Commissario Coordinatore 568,21€
Sostituto Commissario 565,69€ Ispettore Superiore (8 anni di qualifica) 555,14€
Ispettore Superiore 547,60€
Ispettore Capo 533,16€
Ispettore 521,94€
Vice Ispettore 510,48€
Sovrintendente Capo Coordinatore 518,30€
Sovrintendente Capo (4 anni di qualifica) 509,79€
Sovrintendente Capo 508,97€ Sovrintendente 497,65€
Vice Sovrintendente 490,94€
Assistente Capo Coordinatore 490,94€ Assistente Capo +5 483,51€
Assistente Capo 483,49€
Assistente 472,11€
Agente Scelto 466,71€
Agente 451,84€.
Questi invece gli incrementi mensili per il 2018 che comporteranno un aumento della retribuzione per ispettori, sovrintendenti e agenti della Polizia di Stato.
Ruolo Importo lordo incremento mensile Importo netto incremento mensile
Commissario Capo 120,08€ 67,64€ Commissario 117,48€ 66,17€
Vice Commissario 111,35€ 62,72€
Sostituto Commissario Coordinatore 117,48€ 66,17€
Sostituto Commissario 115,48€ 65,05€ Ispettore Superiore (8 anni di qualifica) 113,32€ 63,83€
Ispettore Superiore 112,20€ 63,20€
Ispettore Capo 110€ 61,96€
Ispettore 107,32€ 60,45€
Vice Ispettore 103€ 58,02€
Sovrintendente Capo Coordinatore 107,09€ 60,32€
Sovrintendente Capo (4 anni di qualifica) 104,75€ 59,00€
Sovrintendente Capo 104,08€ 58,63€
Sovrintendente 102,04€ 57,48€
Vice Sovrintendente 99,89€ 56,27€
Assistente Capo Coordinatore 101,95€ 57,43€
Assistente Capo +5 99,94€ 56,29€
Assistente Capo 99,72€ 56,17€
Assistente 94,10€ 53,00€
Agente Scelto 92,51€ 52,11€
Agente 90,82€ 51,16

26/04/18

RADUNO A.N.P.S. 2018

CELEBRAZIONE 50° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELL’A.N.P.S.

Gentilissimi Soci Anps, come risaputo il 28, 29 e 30 settembre 2018 ci svolgerà a Roma l'Anniversario dei 50 anni della nascita dell'Associazione Nazionale Polizia di Stato. Vi invio, in allegato, tutto il programma dei tre giorni con il relativo costo di tutta la permanenza. 
I momenti cruciali saranno l'incontro con il Santo Padre nella sala Nervi del Vaticano e la sfilata conclusiva che si terrà ad Ostia alla presenza del Capo della Polizia e del Presidente della Repubblica. 
Invito tutti a prendere visione del programma dell'evento che avrà un costo complessivo di 170 euro a persona. Essendo l'incontro con il Papa riservato esclusivamente ai soci Anps di tutta Italia, e rivestendo carattere d'urgenza; per chi vorrà partecipare dovrà fornire copia del documento di identità, per i relativi permessi, e la somma di euro 50 come anticipo. 
L'adesione dovrà essere fornita a questa segreteria entro e non oltre il 15 maggio p.v. e potrete far capo al sottoscritto e ai consiglieri Scianatico Gaetano e Nicolai Gaetano oppure recarvi in segreteria in questura il mercoledi ed il venerdi dalle ore 9.30 alle ore 12.00.
Matarangolo Francesco cell.3313757560 
Scianatico Gaetano cell.3476290175 Nicolai Gaetano cell.3802476950. 
Vi ringrazio tutti e vi saluto cordialmente. 
Il Presidente ANPS di Bari Francesco Matarangolo 

(Programma raduno ANPS Roma)
RADUNO A.N.P.S. 2018 CELEBRAZIONE 50°ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELL’A.N.P.S. Partenza 28 settembre: 
  • Alle ore 06, 00 da Triggiano zona Carabinieri;
  • Alle ore 06,30 partenza dalla Caserma Reparto Mobile Q.re San Paolo 
  • Ore 13:00 arrivo a Roma presso struttura religiosa “Il Collegio Internazionale San Lorenzo da Brindisi dei Frati Minori dei Cappuccini (con cui condivideremo l’esperienza dei pasti) e assegnazione camere.  
Nel pomeriggio visita Roma Imperiale (Colosseo & Foro Romano) Visita del COLOSSEO (solo dall’esterno) il più grande anfiteatro del mondo, situato nel centro della città) L’ARCO DI COSTANTINO, via dei FORI IMPERIALI (ossia quelli di Cesare, di Augusto, di Nerva e di Traiano) La Colonna Traiana per proseguire poi con PIAZZA VENEZIA, Piazza del Campidoglio e l’affaccio con sul FORO ROMANO.
In serata rientro presso l’Hotel per la cena. 
 29 SETTEMBRE: 
FESTA DI SAN MICHELE ARCANGELO PATRONO DELLA POLIZIA e UDIENZA PAPALE A S. PIETRO 
Alle ore 08:00, Colazione in hotel e partenza per S. PIETRO PER ASSISTERE ALL’UDIENZA PAPALE presso la SALA NERVI, che il Santo Padre ha deciso di dedicare esclusivamente all’Anps ed ai suoi appartenenti. 
 A TERMINE DELL’UDIENZA TRASFERIMENTO COL PROPRIO PULLMAN IN HOTEL PER IL PRANZO. Nel pomeriggio partenza per una VISITA DI ROMA STORICA con FONTANA DI TREVI (la più grande fra le più note fontane di Roma; una delle più celebri fontane del mondo tornata a risplendere dopo il recente restauro) Piazza di Pietra, IL PANTHEON (edificio di Roma antica costruito in origine come tempio dedicato a tutti gli dèi, o meglio alle sette divinità planetarie).
Al termine alle ore 18,30 circa proseguimento di serata con il CONCERTO DELLA BANDA DELLA POLIZIA in zona EUR (cena libera - eventualmente cena al Ristorante da prenotare in zona, con un supplemento) 
30 SETTEMBRE: 
CERIMONIA CONCLUSIVA Colazione in hotel ed al mattino partenza per la CERIMONIA CONCLUSIVA che si svolgerà sul Lungomare di Ostia. Pranzo in zona… 
LA QUOTA COMPRENDE: • BUS GT AL SEGUITO PER TUTTA LA PROGRAMMAZIONE • SISTEMAZIONE IN UNA STRUTTURA RELIGIOSA IN CAMERE DOPPIE CON BAGNO • INTERA E MEZZA PENSIONE - TASSA DI SOGGIORNO • BEVANDE INCLUSE ACQUA E VINO AI PASTI • PRANZO AL RISTORANTE IL 30 SETTEMBRE PARCHEGGI E CHECK POINT LA QUOTA NON COMPRENDE: TUTTO QUANTO NON INDICATO ALLA VOCE “LA QUOTA COMPRENDE”. Il costo è di 170, 00 euro a persona (acconto di 50,00 euro alla prenotazione con saldo entro 5 giorni prima della partenza). 
Entro il 15 maggio dovranno essere date le adesioni con, in allegato, copia dei documenti necessari per i permessi presso la sala Nervi del Vaticano, come richiesto dalla Segreteria Nazionale. 
 Pe prenotazioni e informazioni, rivolgersi a: MATARANGOLO F. tel. 3313757560; SCIANATICO G. 347/6290175 e NICOLAI G. 380/2476950.-

Papa Francesco il 7 luglio a Bari: la terza volta di un Papa nella città di San Nicola in 34 anni.



Nel 2005 la visita di Papa Ratzinger, e 21 anni prima, nel 1984, fece capolino a Bari Giovanni Paolo II. Ma nella storia c'è stata la visita di altri 2 Pontefici: Innocenzo XII nel 1137 e Papa Urbano (1098 e 1089).

BARI - Il quinto Papa nella storia di Bari. C'era chi si aspettava la notizia già in occasione del trasferimento della reliquia di San Nicola in Russia l'anno scorso, ma adesso è arrivato il tanto atteso annuncio ufficiale: Papa Francesco verrà a Bari il prossimo 7 luglio. Così, 13 anni dopo la visita di Papa Ratzinger (Benedetto XVI) nel 2005 per il Congresso eucaristico nazionale avvenuta a 21 anni di distanza (1984) dal «tour» di Giovanni Paolo II, Papa Francesco sarà a Bari, finestra sull'Oriente che custodisce le Reliquie di San Nicola.
La terza volta in 34 anni, e la quinta in assoluto nella storia della città. Il primo Papa a Bari risale al Medioevo: fu Papa Urbano (venne due volte), nel 1098 e prima ancora nel 1089 quando consacrò la cripta di San Nicola, due anni dopo dopo la traslazione delle reliquie del Santo da Myra (come ricorda uno speciale della Gazzetta del 1984). Dopo di lui ci fu Innocenzo II nel 1137 (come ricorda uno speciale della Gazzetta del 1984). Motivo della visita di Bergoglio, come recita un comunicato della Santa Sede, una giornata di riflessione e preghiera sulla situazione drammatica del Medio Oriente che affligge tanti fratelli e sorelle nella fede. «A tale incontro ecumenico - precisa la sala Stampa vaticana - egli intende invitare i Capi di Chiese e Comunità cristiane di quella regione. Fin da ora Papa Francesco esorta a preparare questo evento con la preghiera». Felice il sindaco, Antonio Decaro: «Con il cuore pieno di gioia accoglieremo il Santo Padre nella nostra città per un momento di preghiera per la pace in Medio Oriente. Sarà una giornata storica per la città di San Nicola». Per Papa Francesco si tratta della terza visita in Puglia nel giro di pochi mesi. A metà marzo è stato a San Giovanni Rotondo per San Pio, e lo scorso 20 aprile è stato ad Alessano (Lecce) e Molfetta (Bari) per Don Tonino Bello. In queste occasione la sua permanenza è stata sempre di qualche ora.
Stavolta, a Bari, la visita dovrebbe durare un intero giorno. Nelle prossime ore si metterà in moto la macchina organizzativa e della sicurezza per mettere a punto un piano per la visita del Pontefice. Papa Francesco ad Alessano L’incontro si svolgerà nella Basilica di San Nicola. Al momento non si sa se avrà anche i caratteri di una visita pastorale e se, oltre ai leader religiosi cristiani, saranno invitati altri esponenti religiosi.
«La Chiesa di Bari - è detto in una nota dell’arcidiocesi di Bari e Bitonto - rappresenta un ponte tra Oriente e Occidente e da sempre è consapevole della sua vocazione ecumenica. Questo grazie anche alla presenza del corpo di San Nicola, venerato sia dalle Chiese di Occidente, sia da quelle di Oriente. Già il Patriarca Kirill, la scorsa estate, accogliendo le reliquie del Santo taumaturgo Nicola, aveva evidenziato - nella sua omelia a Mosca nella Cattedrale del Salvatore - come davvero Bari è il centro che unisce Oriente e Occidente ed aveva invitato a pregare perché questa città diventasse sempre più 'città di mediazionè». «Siamo convinti - affermava - che san Nicola, venerato dall’Oriente e dall’Occidente, sia ora in preghiera dinanzi a Dio per tutti noi».
L’Arcivescovo di Bari-Bitonto, mons. Francesco Cacucci, nell’incontro avuto con il Patriarca Kirill a San Pietroburgo lo scorso 27 luglio, aveva ipotizzato e suggerito un impegno comune: proporre San Nicola come patrono del cammino verso l'unità e la comunione».
«L'incontro del prossimo 7 luglio, non avrà - secondo la curia barese - solamente una connotazione "ecumenica», così come evidenziato dal comunicato della Sala Stampa Vaticana. Sappiamo quanto drammatica sia oggi la situazione in Medio Oriente, quante persecuzioni, quante vittime e quanti conflitti insanguinano quelle terre, culla delle tre grandi religioni monoteiste. Per questo l’invito del Santo Padre ad una preghiera comune per la pace, a partire da questi giorni di preparazione

11/04/18

166° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato

Ieri, 10 aprile si è svolta in Bari, in due parti, la celebrazione del 166° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato. 
La prima fase, si è tenuta in mattinata presso il locale Polifunzionale della Polizia di Stato, ove il Prefetto di Bari Marilisa MAGNO, accompagnata dal Questore Carmine ESPOSITO, ha deposto una corona d'alloro al cippo dei Caduti della Polizia di Stato. Al termine, l'Assistente Spirituale della Polizia di Stato Don Mimmo Memoli ha celebrato una piccola liturgia.



La seconda fase, si è svolta, nel pomeriggio, nell'incantevole scenario del Castello Svevo di Bari alla presenza delle massime Autorità politiche, civili, militari e dei famigliari delle Vittime della Polizia di Stato. 
 


 

 

 

 


Nel corso della cerimonia il Questore di Bari dopo aver ringraziato tutti i convenuti per la loro partecipazione, ha altresì ringraziato, con un pizzico di commozione, il lavoro costante, serio ed appassionato di tutti i "Suoi Poliziotti", spartiti tra le varie Specialità. Attività investigativa che ha ottenuto risultati importanti, come da ultimo la lotta al terrorismo internazionale. Si è proceduto, infine, alla consegna di medaglie, attestati e promozioni a 17 poliziotti che si sono distinti in operazioni di polizia e di soccorso pubblico. Ad entrambe le celebrazioni ha preso la nostra delegazione A.N.P.S. Bari "Vittorio Maggiore" (presieduta dal Presidente Francesco Matarangolo, dal Vice Presidente Gaetano Scianatico, dal Consigliere Economo Michele Malerba, dai Consiglieri Gaetano Nicolai, Nicola Sevodio e dal Socio Giorgio Scannicchio), unitamente alle delegazioni delle Associazioni Nazionale della Polizia di Stato di Bitetto, Canosa di Puglia,Mola di Bari,Monopoli, Alberobello, Ruvo di Puglia, Trani e Triggiano.

09/04/18

Pensioni, così crescerà l'età pensionabile nel biennio 2019-2020

L'Inps spiega le novità che entreranno in vigore dal prossimo 1° gennaio 2019 per effetto del terzo adeguamento comunicato dall'Istat alla fine dello scorso anno. Per il biennio 2019-2020 si dovrà lavorare 5 mesi in più. 
L'Inps certifica lo slittamento dell'età pensionabile nel prossimo biennio per effetto della speranza di vita. La Circolare 62/2018 pubblicata ieri dall'Istituto di Previdenza rivede al rialzo tutti i requisiti per conseguire la pensione per i lavoratori iscritti alla previdenza pubblica obbligatoria in sintonia con quanto previsto dal decreto del Ministero del Lavoro di concerto con quello dell'Economia dello scorso 5 dicembre 2017. Si tratta del terzo adeguamento dall'entrata in vigore della Legge Fornero, il più intenso di tutti, pari a cinque mesi che scatteranno dal prossimo anno. 
L'adeguamento interesserà tutti i requisiti per il conseguimento delle prestazioni pensionistiche, in particolare la pensione anticipata e la pensione di vecchiaia. I nuovi requisiti Dal 1° gennaio 2019, dunque, per la pensione anticipata sarà necessario perfezionare 43 anni e 3 mesi di contributi per gli uomini e 42 anni e 3 mesi di contributi per donne pari, rispettivamente, a 2249 settimane e a 2197 settimane di versamenti, contro i 42 anni e 10 mesi e 41 anni e 10 mesi previsti attualmente. L'adeguamento coinvolgerà anche i cd. lavoratori precoci di cui all'articolo 1, co. 199 della legge 232/2016: costoro dovranno raggiungere 41 anni e 5 mesi di contributi (2154 settimane) dai 41 anni tondi attuali. Per la pensione di vecchiaia, fermo restando un minimo di 20 anni di contributi, occorrerà perfezionare 67 anni di età sia per gli uomini che per le donne dagli attuali 66 anni e 7 mesi attuali (si veda grafica sottostante).
L'adeguamento alla speranza di vita colpisce le prestazioni previdenziali dei contributivi puri, cioè di quei soggetti privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995. Ad esempio il requisito anagrafico per la prestazione anticipata per gli assicurati in possesso di almeno 20 anni di contribuzione effettiva passerà da 63 anni e 7 mesi a 64 anni e da 70 anni e 7 mesi a 71 anni per la vecchiaia contributiva. 
Crescono pure i requisiti per accedere alla totalizzazione nazionale di cui al Dlgs 42/2006). Dal 2019 bisognerà raggiungere 41 anni di contributi (per l'accesso indipendentemente dall'età anagrafica, totalizzazione di anzianita') oppure 66 anni per la prestazione di vecchiaia. Resta fermo il criterio delle finestre mobili pari a 21 mesi per la totalizzazione di anzianità e di 18 mesi per quella di vecchiaia. Lo slittamento di 5 mesi influenzerà anche la data di ingresso alla pensione per il comparto difesa e sicurezza e per i comparti per i quali sono attualmente previsti requisiti previdenziali diversi da quelli vigenti nell'AGO, appena esposti (si pensi ad esempio agli ex-enpals e agli autoferrotranvieri). 
Naturalmente sono soggetti agli adeguamenti anche i lavoratori cd. salvaguardati ma in tal caso la normativa sulla quale applicare i 5 mesi di slittamento è quella ante-fornero. L'adeguamento dal 2019 coinvolgerà pure i requisiti per il conseguimento dell'assegno sociale che slitterà dagli attuali 66 anni e 7 mesi a 67 anni. Gli esentati Non ci sono novità, invece, per i lavori usuranti. Com'è noto nei loro confronti si applica ancora il previgente sistema delle quote di cui alla Tabella B allegata alla legge 23 agosto 2004, n. 243. E la legge di bilancio per il 2017 ha congelato l'applicazione degli adeguamenti sino al 2026. Questi assicurati, pertanto, anche nel biennio 2019-2020 dovranno perfezionare 61 anni e 7 mesi di età anagrafica con il contestuale raggiungimento del quorum 97,6 con un minimo di 35 anni di contributi. 
L'Inps non lo dice nel documento ma occorre segnalare che, per effetto dell'ultima legge di bilancio (legge 205/2017), saranno dispensati dal prossimo adeguamento pure le 15 categorie dei lavori addetti alle mansioni gravose a condizione che abbiano maturato almeno 30 anni di contribuzione e che abbiano svolto l'attività gravosa per almeno sette anni negli ultimi dieci prima del pensionamento (qui ulteriori dettagli). Al riguardo si attendono ulteriori indicazioni da parte dell'Inps. 
I prossimi adeguamenti L'Inps spiega, infine, che per effetto delle modifiche apportate dalla legge di bilancio per il 2018 la variazione della speranza di vita relativa al biennio 2021-2022 sarà computata in misura pari alla differenza tra la media dei valori registrati nel biennio 2017-2018 e il valore registrato nell’anno 2016. 
A decorrere dal 2023, la variazione della speranza di vita relativa al biennio di riferimento sarà computata in misura pari alla differenza tra la media dei valori registrati nei singoli anni del biennio medesimo e la media dei valori registrati nei singoli anni del biennio immediatamente precedente. A titolo esemplificativo, per il biennio 2023-2024 la variazione della speranza di vita sarà computata in misura pari alla differenza tra la media dei valori registrati nel biennio 2019-2020 e la media dei valori registrati nel biennio 2017-2018. Inoltre, a decorrere dal 2021, gli adeguamenti biennali non potranno in ogni caso superare i tre mesi. Nel caso di incremento della speranza di vita superiore a tre mesi, la parte eccedente andrà a sommarsi agli adeguamenti successivi, fermo restando il limite di tre mesi. Nel caso di diminuzione della speranza di vita l’adeguamento non viene effettuato e di tale diminuzione si terrà conto nei successivi adeguamenti, fermo restando il predetto limite di tre mesi. 

Giovedì, 05 Aprile 2018 di Paolo Ferri  (fonte: www.pensionioggi.it)

Pensioni Militari, dal 2019 uscita più lontana di 5 mesi.

L'adeguamento alla speranza di vita colpirà anche il comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico. Per la pensione di anzianità occorrerà attendere 58 anni di età più una finestra di 12 mesi. 
Anche il comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico dovrà dal prossimo anno lavorare 5 mesi in più. Le indicazioni fornite ieri dall'Inps confermano l'adeguamento dei requisiti di pensionamento del personale appartenente ad Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia penitenziaria, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco nella misura stabilita dal decreto del Ministero del Lavoro e dell'Economia dello scorso 5 Dicembre 2017.
Com'è noto i lavoratori nelle forze armate e delle forze di polizia ad ordinamento militare e civile mantengono requisiti previdenziali diversi da quelle generali vigenti nell'AGO e nelle gestioni sostitutive ed esclusive dell'assicurazione generale obbligatoria in virtu' delle specificità del settore riconosciute ai sensi del Dlgs 165/1997 che non sono state interessate dal regolamento di armonizzazione adottato nel 2013 (Dpr 157/2013). Ma anche questi valori devono essere comunque adeguati, in sintonia con quanto accade nei confronti degli altri lavoratori iscritti alla previdenza pubblica obbligatoria, alla speranza di vita.
Pertanto nel prossimo biennio 2019-2020 slitterà in avanti l'età anagrafica richiesta per la pensione di vecchiaia sia quella anagrafica e/o contributiva prevista per l'accesso alla pensione di anzianita'. In particolare il trattamento di vecchiaia dal 1° gennaio 2019 può essere conseguito al raggiungimento dell'età anagrafica massima per la permanenza in servizio prescritta dai singoli ordinamenti variabile in funzione della qualifica e del grado (oscilla tra i 60 e i 65 anni) aumentata di un anno congiuntamente al requisito contributivo previsto per la generalità dei lavoratori, 20 anni di contributi.
Il requisito anagrafico non viene adeguato agli incrementi della speranza di vita però nell'ipotesi in cui al compimento di detto limite di età risultino già soddisfatti i requisiti prescritti per il diritto a pensione (di anzianità), in sostanza i 35 anni di contributi. Circostanza abbastanza frequente. Anche i requisiti per la pensione di anzianita' subiranno lo slittamento. Dal 2019 si potrà accedere al trattamento anticipato al perfezionamento o di una anzianità contributiva di 41 anni di contributi indipendentemente dall'età anagrafica; oppure al raggiungimento di una anzianità contributiva non inferiore a 35 anni e con un'età di almeno 58 anni; oppure al raggiungimento della massima anzianità contributiva corrispondente all’aliquota dell’80%, a condizione essa sia stata raggiunta entro il 31 dicembre 2011 (attesa l’introduzione del contributivo pro-rata dal 1° gennaio 2012), ed in presenza di un‘età anagrafica di almeno 54 anni. Quest'ultima casistica è in realtà ormai inverosimile attesa la naturale fuoriuscita dal servizio del personale di elevata anzianità, di servizio ed anagrafica.
Nei confronti del personale in parola, inoltre, continuerà a trovare applicazione il differimento di 12 mesi tra perfezionamento dei requisiti anagrafici e/o contributivi e riscossione del primo assegno pensionistico a causa della finestra mobile. Si ricorda però che per coloro che accedono alla pensione di anzianita' indipendentemente dall'età anagrafica il differimento sarà di 15 mesi. Il personale che, invece, ha raggiunto i requisiti per il diritto a pensione entro il 2018 ancorchè la decorrenza si collochi successivamente al 31 dicembre 2018 non sarà coinvolto nell'adeguamento alla speranza di vita. Ai fini del raggiungimento degli anni contributivi si rammenta che il personale può godere di specifiche supervalutazioni dei servizi prestati entro il limite massimo di cinque anni. 

Venerdì, 06 Aprile 2018 di da Valerio Damiani (fonte: www.pensionioggi.it)

04/04/18

166° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato

Martedì 10 aprile, alle ore 18:00, presso il Castello Svevo di Bari, sito in Piazza Isabella d'Aragona alla presenza della massime Autorità Civili e Militari si svolgerà la cerimonia celebrativa del 166° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Inoltre, alle ore 09:30, dello stesso giorno 10 presso il locale Polifunzionale della Polizia di Stato si svolgerà simile cerimonia. Rivolgo a tutti i Soci il più caloroso invito ad intervenire ad entrambe le cerimonie, e a coloro che dispongono dell’abito sociale di indossarlo.